sabato 7 giugno 2014

Ulteriori considerazioni sul Mito di Crono di Platone e le teorie di Jack Sarfatti

Nelle teorie di Jack Sarfatti il Presente viene dal Futuro e non dal Passato come percepiamo nel nostro stato ordinario di coscienza. Platone come abbiamo visto nel precedente post, dice che al tempo di Crono gli eventi andavano alla riversa.

“il sole e gli altri astri un tempo sorgevano ad ovest, e tramontavano ad est, e che il Dio (Zeus) invertì il loro moto, e gli diede quello che hanno adesso per dare testimonianza ad Atreo."

Se i pianeti e le stelle andavano al contrario Platone parlò dello Spin qualche anno prima di Pauli…
ma questo non è il punto del nostro post. Stiamo parlando del tempo. Se procediamo con l’idea che il presente viene dal futuro, e portiamo avanti questo concetto fino alle sue conseguenze ultime, dobbiamo pensare che il tempo non è lineare. Il tempo è circolare, siamo dentro un loop, un ciclo. E questo è esattamente quello che ci dice Platone.

"Ma come ho già detto (e questo è l’unica alternativa restante) il mondo è guidato una volta da un potere esterno che è divino e riceve vita e immortalità dalle mani rinnovatrici del creatore, e ancora quando questo lascia andare, il mondo si muove spontaneamente, fino al punto in cui, dopo un vasto ciclo di anni, inverte il movimento: ciò è dovuto al suo perfetto bilanciamento, alle sue vaste misure e al fatto che gira intorno al suo più piccolo perno."

Ma Platone dice ancora di più

"È chiaro, Socrate, che in quel tempo la natura non consentiva gli accoppiamenti reciproci, mentre quel genere che allora si diceva che nascesse dalla terra, proprio questo in quel tempo esisteva, il quale appunto ritornava alla vita dalla terra, e di questo genere conservavano memoria i nostri primi antenati, che vivevano nel tempo che seguiva la fine del ciclo precedente, e che dunque nascevano all'inizio di questo: di questi discorsi cui molti ora ingiustamente non prestano fede, costoro si fecero araldi per noi. Bisogna, credo, considerare quello che avviene successivamente. Questo infatti è quel che segue al ritorno dei vecchi alla natura di bambini, e cioè che da morti che sono e che nella terra si trovano, tornando ivi nuovamente a ricomporsi ed essendo richiamati in vita, seguono la direzione della nascita che ritorna indietro, prendendo la direzione opposta; ed essendo di necessità generati, secondo questo discorso, come figli della terra, assumono così il nome e la definizione, per quanti di essi il dio non condusse verso un'altra sorte."

Platone sta per caso parlando di un ciclo continuo dove gli uomini nascono e rinascono sempre nello stesso modo, a meno che Dio destini alcuni di loro per scopi differenti?

Sembra che qui Platone stia parlando dell’Eterno Ritorno. L’idea dell’Eterno Ritorno (conosciuta anche come Eterna Ricorrenza) ritorna molte volte nella storia dalla Tradizione Giudaica allo stoicismo, ma anche in Nietzsche e nelle teorie di Ouspensky e Collins. E in questo mito è anche contemplata la possibilità di uscire fuori dal ciclo se Dio conduce qualcuno di loro verso altra sorte (come nelle teorie di Ouspensky e nella tradizione Tibetana).

L’idea dell’Eterno Ritorno rende Platone molto moderno, e ci fa pensare che concepiva l’Universo più simile ad un Toroideche che ad un piano. Ciò potrebbe comportare implicazioni cosmologiche molto interessanti. E questo non è il solo punto che possiamo prendere in considerazione.
Il tempo ha due possibile versi. Avanti nell’impero di Zeus. Indietro nell’impero di Cronos.
State pensando anche voi ai diagrammi di Feynman, alla simmetria dei quark e all’orientazione temporale? E a quegli strani fenomeni che caratterizzano i quark, dove alcune particelle sembrano muoversi avanti nel tempo, mentre altre sembrano andare indietro?

Ma l’impero di Crono e quello di Zeus ci fanno pensare ad altre dicotomie insite nella materia come Fermioni - Bosoni, Materia – Antimateria.

Il mito di Crono raccontato da Platone nel Politico contiene molti elementi simili ai fenomeni descritti nella Fisica Quantistica, ma tutta la filosofia di Platone è piena di possibili similitudini con le moderne teorie della fisica. Avete mai pensato al mito della caverna come un’antica maniera per descrivere la teoria olografica di David Bohm?

Nuove considerazioni presto su questo blog


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