domenica 3 ottobre 2010

Commentario sul Sutra del Cuore Part V


- O Shariputra, la forma non è diversa dal vuoto,
il vuoto non è diverso dalla forma.
La forma è vuoto, il vuoto è forma.

Questi tre versi sono uno dei punti più alti della letteratura universale. In essi Avalokita si rivolge a Shariputra svelando i segreti del Vuoto e della Forma. La loro intima relazione. E lo fa dando luogo ad una equazione, dotata di una elegantissima componente simmetrica.
Che cos’è il Vuoto?
Che cos’è la Forma?
La forma non è diversa dal vuoto, il vuoto non è diverso dalla forma!
La forma è vuoto, il vuoto è forma!
Cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia!
Indaghiamo ancora più profondamente questi versi che meritano davvero la nostra massima attenzione. Avalokita ripete quattro volte l’equazione che ha come termini di paragone il Vuoto e la Forma. Le prime due volte in forma negativa: la forma non è diversa dal vuoto, il vuoto non è diverso dalla forma.
Le seconde due in forma positiva o affermativa: La forma è vuoto, il vuoto è forma.
Certi che Avalokita, essendo un bodhisattva, e probabilmente anche un Buddha, fosse consapevole che repetita iuvant, potremmo anche domandarci se per caso non avesse anche qualche altro motivo per ripetere quattro volte il termine vuoto e quello forma. Due volte in forma negativa ed altre due in forma positiva.
Addentriamoci quindi in questi versi iniziando un’interpretazione sul piano logico.
- O Shariputra, la forma non è diversa dal vuoto,
il vuoto non è diverso dalla forma.

Sul piano logico sembra una vera follia. Ma in realtà è proprio così. La forma non è diversa dal vuoto, il vuoto non è diverso dalla forma.
Che cos’è la forma?
Un’aggregazione di materia.
Noi siamo abituati a pensare la materia come qualcosa di pieno, consistente. Ma in realtà la materia è essenzialmente vuota.
La materia è costituita da minuscoli Atomi. Che a loro volta (a dispetto del nome che portano a - tomos che significa non divisibile) sono costituiti da protoni, elettroni e neutroni. Quando noi pensiamo ad un atomo dobbiamo pensare ad un nucleo centrale, costituito da protoni e neutroni, intorno al quale ruotano gli elettroni che danno luogo ad una nube elettronica, definita orbitale. Il rapporto tra il diametro del nucleo centrale che contiene protoni e neutroni e quello dell’orbitale è di circa 1 a 100.000. Per farci un’idea di cosa sia realmente un atomo dobbiamo pensare ad un grande stadio. Come ad esempio il San Siro di Milano. O l’Olimpico di Roma. E collocare al centro del campo un pallone da calcio. Il pallone sarà il nostro nucleo. Le tribune saranno il nostro orbitale. Adesso prendiamo in considerazione una pallina da tennis, l’esempio sarebbe ancora più calzante se considerassimo una minuscola biglia di vetro, ed immaginiamo che questa pallina si muova nello spazio ad una velocità così alta da dare forma alle tribune. Che sono in realtà costituite dalla sola pallina da tennis che ruota ad una velocità mostruosa intorno al nostro pallone da calcio (il nucleo), così mostruosa da dare l’illusione della forma, l’illusione di trovarsi contemporaneamente in più luoghi dello spazio, come accade con la ventola di un ventilatore. Bisogna ricordare inoltre che tra le tribune (la cui forma ripetiamolo ancora una volta è data da una sola pallina da tennis che alla nostra percezione si trova contemporaneamente in più luoghi dello spazio) e il pallone da calcio non vi è altro che il vuoto. E che il nostro elettrone pallina percorre ogni secondo all’incirca 1500 km, che è grossomodo la distanza che divide Milano da Catania. E che tutto questo accade in uno spazio che è un decimiliardesimo di metro. O se preferite un decimilionesimo di mm. So che vi può sembrare assurdo e paradossale ma grossomodo è ciò che accade. Un elettrone percorrendo ogni secondo 1500km in uno spazio che è un decimilionesimo di millimetro, da forma ad un atomo, ( il nostro stadio), la cui essenza è di fatto inconsistente. Poiché anche l’elettrone di fatto è vuoto in quanto non è pieno come una biglia, ma a sua volta è costituito da fotoni ed altre microscopiche particelle subatomiche.
Ma anche il nucleo è essenzialmente vuoto. Perché così come il pallone da calcio è essenzialmente vuoto essendo riempito d’aria, lo stesso può essere detto per il nostro nucleo i cui componenti, protoni e neutroni, sono composti a loro volta da particelle subatomiche sempre più piccole quali bosoni, neutrini, positroni ecc.. ecc… che in scala danno luogo a fenomeni complessi e paradossali, comparabili a quelli che partendo dal pallone di calcio e dalla pallina da tennis danno forma al nostro Atomo-Stadio.

Tornando al nostro verso:

…la forma non è diversa dal vuoto, il vuoto non è diverso dalla forma…
Mi viene in mente una considerazione. Una delle proprietà fondamentali dell’il-lusione secondo l’accezione buddhista è l’inconsistenza della realtà. Tutto è illusorio in quanto non consistente. Guardando le cose attraverso la prospettiva fornita dall’interpretazione del verso non è forse difficile non essere d’accordo con i saggi buddhisti?

La materia è vuota! Paradossale, vero? Ma è proprio così.
Tutto è essenzialmente vuoto. Non consistente.
Ma a partire da questa inconsistenza, il vuoto da forma al consistente.


Finora abbiamo considerato questi versi soltanto dal punto di vista logico. Valutando l’equazione Vuoto = Forma espressa in forma negativa abbiamo attribuito al Vuoto l’accezione di Nulla. E alla Forma il significato di Corpo, di Materia. Ma questa è soltanto una delle possibili interpretazioni perché come ho precedentemente fatto notare questi versi sono scritti in forma simbolica. Ed il simbolo è qualcosa di non esauribile nell’ambito del razionale.
Il simbolo è una porta nel finito che apre sull’infinito.
Il simbolo è qualcosa di interpretabile in infiniti modi. È l’archetipo che dal mondo delle idee si manifesta in quello materiale in infinite forme differenti.
E poiché equazione Vuoto uguale Forma, viene ripetuta quattro volte mi sembra interessante provare a trovare almeno 4 interpretazioni differenti di questa equazione.
Per fare ciò ci servono 2 accezioni del termine vuoto, e due del termine forma.
Abbiamo già dato al termine vuoto l’accezione di nulla. Ma come ho scritto riferendomi ai cinque elementi, vuoto secondo la visione orientale dei cinque elementi è sinonimo di etere, di Quintessenza. Quindi Vuoto è sinonimo di energia.
Considerando il termine Vuoto nell’accezione di energia, e mantenendo al termine Forma il significato di materia, ecco che il verso

La forma è vuoto, il vuoto è forma.

prenda la forma di La materia è energia, l’energia è materia.
Che ricorda molto da vicino la celebre equazione
E=mc2
di un noto fisico del ventesimo secolo che mi sembra si chiamasse Einstein, che metteva in diretta relazione la massa e l’energia.
Pensare che l’autore del Sutra del Cuore sia arrivato alle stesse conclusioni di Einstein con almeno XVIII secoli di anticipo, e che lo abbia fatto seduto, entrando in un profondo stato di meditazione e senza disporre di mezzi scientifici, avendo come unico mezzo a disposizione la sua mente è uno schiaffo in faccia al Tecnicismo, al Positivismo, alla fede cieca in una pseudo scienza divenuta ormai religione che cerca in tutti i modi di andare al di là dei limiti che erano stati prefissi dal suo fondatore Galileo, che aveva fissato in maniera adeguata i paletti entro cui doveva muoversi, e all’arroganza di superiorità che si attribuiscono certi pensatori Occidentali.
Piccola parentesi.
Un saggio di 2000 anni fa, che meditando profondamente fosse arrivato a conclusioni simili a quelle di Einstein in che forma le avrebbe dovute esprimere? Riuscite a trovare qualcosa di meglio rispetto a : il vuoto è forma, la forma è vuoto?

Nell’interpretazione dell’equazione il vuoto è forma, abbiamo cambiato 2 volte il significato del termine vuoto ( Vuoto= nulla, Vuoto=energia) mantenendo fisso il significato di Forma (Forma=Materia). Ciò ci ha permesso di dare luogo a 2 diverse interpretazioni. Cambiando il significato del termine Forma e mantenendolo all’interno dell’accezione morfologica ovvero considerando la Forma in quanto Forma vengono alla luce altre due possibili interpretazioni.
La prima è: La forma è vuota. Ovvero la forma è nulla. Le forme sono nulle. Ovvero le differenze nella forma sono solo apparenti. In ultima analisi le forme coincidono. Mi sembra molto interessante fare notare che la coincidenza della forma, in un piano superiore della realtà è una delle leggi fondamentali della Kabbalah ed allo stesso tempo uno dei suoi concetti più profondi.
Ed in effetti se la forma è vuota, nel senso che la forma è energia (seconda interpretazione mantenendo fisso il significato della forma in quanto forma). E che se la forma è energia allora tutto è energia, quindi le forme sono solamente conformazioni differenti di un’unica energia. Si comprende così su quali profonde basi si costruisce la legge della coincidenza delle forme.
Tra l’altro il fatto che la forma è energia è vero anche su un altro livello. Pensiamo all’arte. Ai quadri ad esempio. Quadri differenti, che in ultima analisi non sono altro che forme differenti, ci trasmettono energie differenti. E se stiamo attenti, ed affiniamo la nostra sensibilità notiamo come ogni forma ci comunichi una propria energia. I triangoli una certa energia, i cerchi un’altra energia.
È constatato che l’energia si accumuli meglio in certe forme tridimensionali che in altre. Vedi ad esempio macchina di Van der Graaf.
Ma che la forma sia energia è vero anche su un altro livello, quello biologico. In biologia infatti morfologia è sinonimo di Funzione. E a livello organico come a livello molecolare è necessario che per funzionare adeguatamente ogni apparato mantenga la sua caratterista forma, o struttura. Basta infatti che un aminoacido modifichi la sua posizione all’interno di una molecola perché questa non possa più svolgere correttamente la sua funzione determinando patologie che possono essere particolarmente gravi, tanto da mettere a rischio la sopravvivenza.



Passiamo al verso successivo


Così anche per sensazioni, percezioni, tendenze e coscienze.

Quello che vale per il primo Skandha vale anche per gli altri quattro. Oltre ad essere vuota la forma lo sono anche le sensazioni, le percezioni, le tendenze Karmiche e le Coscienze. Come verrà più volte evidenziato in seguito.

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