sabato 23 ottobre 2010

Shakespeare


Guarda come il pavimento del cielo
è fittamente intarsiato di patène d'oro splendenti:
non c'è la più piccola stella che tu contempli
la quale non canti nel suo moto come un angelo
e non si intoni coi cherubini dagli occhi sempre giovani.
Tale armonia è nelle anime immortali
ma finché le nostre sono rinchiuse in questo corruttibile
involucro d'argilla noi non la possiamo udire.
SHAKESPEARE: Il Mercante di Venezia (atto V, scena I)


Si scriveva benino anche un tempo...
Sembra quasi di leggere Twilight!

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